E’ stato raggiunto l’accordo tra Parlamento Europeo e Consiglio UE sugli obiettivi climatici: al 2030 le emissioni nette di anidride carbonica dovranno essere ridotte almeno del 55% rispetto al 1990.
L’intesa tra Consiglio e Parlamento prevede anche la creazione dello European Scientific Advisory Body, organismo scientifico indipendente formato da 15 membri che verificherà l’allineamento delle politiche comunitarie agli obiettivi climatici.
I due organi comunitari hanno inoltre stabilito il percorso da seguire per il raggiungimento della neutralità climatica al 2050, elemento centrale del New Green Deal europeo: la Commissione nel 2023 presenterà un obiettivo climatico intermedio per il 2040, fissando, almeno indicativamente, la quantità di emissioni consentita in UE nel periodo 2030-2050 anche in base a quanto già stabilito negli accordi di Parigi del 2015 (in base ai quali è previsto il contenimento del surriscaldamento globale entro il limite di +1,5-2 gradi).
Il traguardo della neutralità climatica si considera valido a livello complessivo per l’intera Unione Europea e non per i singoli Stati membri, quindi qualora alcuni Paesi riescano a mettere in atto la transizione con maggiore rapidità ed efficienza, altri Stati potranno l’obiettivo più lentamente.
Ora l’intesa politica appena raggiunta dovrà essere definitivamente approvata dal Consiglio e dalla plenaria del Parlamento prima dell’avvio della procedura formale di adozione da parte delle istituzioni comunitarie.